lunedì 21 giugno 2010

Radio Hinterland del 18 giugno...


Ospiti della puntata Romano La Russa (PDL), Maurizio Martina (PD), Roberto Fiorentini (direttore Tele Padania), Alberto Figliolia(giornalista) , Leo Siegel (commissario tecnico squadra Padania), Guglielmo Di Grezia (vicepresidente squadra Regno delle Due Sicilie), Viviana Da Busti (resp. Area previdenza IRSA) .

conduceGabriele Pugliese
inviato facebook Claudio Paselli
regia Federico Marin

Per ascoltare la puntata,

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Leo Siegel e Guglielmo Di Grezia

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mercoledì 16 giugno 2010

INTERESSANTE INTERVISTA SU RADIO HINTERLAND A GUGLIELMO DI GREZIA





Ospiti della puntata Attilio Paparazzo (segr. prov FLC), Enzo Raisi (deputato PDL), Ivan Rota (deputato IDV), Davide Boni(Lega Nord), Giannino Della Frattina (giornalista - Il Giornale), Gianni Barbacetto (giornalista - Il Fatto), Guglielmo Di Grezia (vicepresidente squadra Regno delle Due Sicilie) .


conduce Gabriele Pugliese

inviato facebook Claudio Paselli


regia Federico Marin

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mercoledì 9 giugno 2010

Il "loro" nervosismo certifica la nostra più grande vittoria.

Prima ti ignorano, poi ti deridono, poi ti combattono. Poi vinci.
( Mahatma Gandhi)

Il principio alla base della partecipazione della nostra Nazionale al Mondiale di Gozo 2010 è che il nostro è un Popolo senza Stato e, cioè, un Popolo conquistato e sottomesso.
Con l'accettazione da parte dell'Organismo Internazionale della nostra squadra, è come se si fosse certificato dopo 150 anni che noi abbiamo subito un'invasione.
E già questo non è cosa di poco conto.
Infatti la conferma di quanto sopra, è certificata dal "loro"livore e nervosismo, come si evince dall' articolo sul Corriere della Sera e dal servizio del TG5 , che scaturisce dalla sola nostra partecipazione.
Potevamo anche non giocare, ormai avevamo raggiunto l'obiettivo .
In più l'ottimo risultato sportivo raggiunto, cioè vittoria con la Provenza e la semifinale contro la Padania alla prima nostra partecipazione, certifica ancora di più la bontà del progetto e la forza delle istanze che lo sostengono.
Critiche e prese in giro non ci interessano, la presenza della Nazionale al mondiale 2010 è un vero e proprio riconoscimento internazionale, dopo 150 anni, e "loro" lo sanno.

La strada verso la verità è lunga e passa anche attraverso queste iniziative sportive.

Ecco il servizio andato in onda sul TG5 edizione delle 20 di sabato 5 giugno 2010:

REGNO DELLE DUE SICILIE vs PADANIA (mondiali "VIVA 2010")

http://www.youtube.com/watch?v=Z5s0fYMcyQY
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martedì 8 giugno 2010

Un grazie di cuore - dal vicepresidente della Nazionale delle Due Sicilie

La partecipazione al Mondiale Viva della N. F. Board di Gozo ha segnato una pagina importante per tutti noi. Al di là dei risultati (insperati alla vigilia), è successo qualcosa di meravigliosamente importante. Per la prima volta dopo 150 anni, siamo apparsi come Nazione. Questo è l’inizio di un movimento di coscienza molto piú grande e che sarà negli anni a venire sempre piú incalzante. Il primo passo è stato fatto, ora starà a tutti noi proseguire nella giusta direzione. La liberazione della nostra Terra è iniziata, il riscatto della Patria sarà inesorabile.

Un grazie particolare va alla dirigenza, alla squadra, all’allenatore e a tutte quelle persone che hanno creduto nel progetto contribuendo fattivamente, i loro nomi rimarranno nell’albo dei benefattori ad imperitura memoria. Altro non saprei dire se non un grazie a tutti voi.

Guglielmo Di Grezia

sabato 5 giugno 2010

Quarto posto finale per la nostra formazione al Mondiale di Gozo 2010


La Nazionale del Regno delle Due Sicilie chiude al quarto posto questa sua prima apparizione al Mondiale di Gozo 2010.
L'Occitania ha infatti prevalso nella finale, per il terzo - quarto posto, disputata nel primo pomeriggio di oggi per 2-0 contro una Nazionale Regno Due Sicilie in cui il Mister ha , giustamente, dato spazio a chi fino ad ora non aveva avuto la soddisfazione di poter scendere in campo, interpretando così la partita col giusto spirito decoubertiniano.

La finale disputata questa sera ha invece visto la conferma per la terza volta consecutiva come Campione del Mondo della Padania, che in una combattutissima finale è riuscita ad imposi al Kurdistan per 1-0.

Per la nostra Nazionale un quarto posto insperato alla vigilia, che auspichiamo sia addirittura migliorabile, con una maggior esperienza internazionale, dalle prossime apparizioni.
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Sul Corriere della Sera di oggi: E i figli di Bossi celebrano i l trionfo sui borbonici

A Gozo la «Padania» batte il «Regno delle Due Sicilie»: «È questo il nostro Mondiale»

DAL NOSTRO INVIATO

GOZO (Repubblica di Malta) — Al tramonto, su un campo spazzato dal vento, un campaccio di sabbia e malefici ciuffi d'erba, abbiamo visto la nazionale della Padania battere il Regno delle Due Sicilie per 2 a 0 e raggiungere così, per il terzo anno consecutivo, la finale dei Campionati del mondo riservati ai «Popoli senza nazione». I borboni hanno, di fatto, perso nell'intervallo. Quando nello spogliatoio accanto è entrato Renzo Bossi, il figlio prediletto del Senatur, il ragazzo che ancora qualche sciocco si ostina a chiamare «la trota» — come, in effetti, suggerì però di definirlo il padre, che detesta la metafora dei delfini — e che invece dovreste vedere come sta, e con quale piglio, nel ruolo del piccolo team-manager. Il Renzino ha chiuso, con una certa energia, la porta dello stanzone. Poi, con lo sguardo torvo, si è rivolto ai suoi giocatori: «Allora, forse non ci siamo capiti: qui la sconfitta non è prevista. Mi sono spiegato, sì o no?».

Padania-Regno delle due Sicilie Padania-Regno delle due Sicilie Padania-Regno delle due Sicilie Padania-Regno delle due Sicilie Padania-Regno delle due Sicilie Padania-Regno delle due Sicilie Padania-Regno delle due Sicilie Padania-Regno delle due Sicilie

Seduti e mortificati lo ascoltavano, nelle casacche verdi zuppe di sudore, suoi coetanei che giocano, con modesta fortuna, in serie C, ma anche in categorie inferiori. Ragazzotti di Bergamo, Brescia, Novara. Tutti finiti, per un corto circuito un po' mediatico e molto politico, nel frullatore. Con il quotidiano del partito, la Padania, che ha spedito un inviato a scrivere due pagine al giorno, pagelloni compresi. Con il presidente della squadra, il deputato Consiglio Nunziante, che ha la faccia buona di uno disposto a perdere con tutti, tranne, è chiaro, che con i terroni eredi di Franceschiello (Francesco II di Borbone). E poi con lui, proprio lui, l'Umbertone, il severo gran capo, che per la prima volta ha deciso di mandare in giro da solo il suo rampollo, e per giunta qui, ben più a Sud di Palermo, insieme agli altri due fratelli: Roberto, di 19 anni, e Sirio, di 15. Si può deludere un papà? I ragazzi della Padania tornano in campo assai motivati. Sugli spalti, poche raggelate amiche della squadra di calcio femminile (guidate da Sandro Pietro Mazzola, figlio di Sandro, l'ex capitano dell'Inter). Quattro turisti della Bassa che, con sandalone e pantalone corto al ginocchio — chiamato con orgoglio «pinocchietto» — al secondo fallo non sanzionato a loro favore, simpaticamente urlano all'arbitro di origine curda, il signor Asad Hatam: «Uè! Ti sarai mica ingoiato il fischietto, brutto extracomunitario?!...».

Prima, durante gli inni nazionali, sulle note di «Va' pensiero», erano molto composti, con la mano al cuore e gli occhi lucidi. Panchina del Regno delle Due Sicilie assai rumorosa. Fischi, grida, una bella tarantella. I padani ad un certo punto hanno fatto entrare persino Maurizio Ganz, l'ex calciatore professionista noto perché segnava sempre: non ha perso il passo, e infatti è lui che mette dentro il pallone del raddoppio. Gianluca Esposito, 33 anni, il capitano dei borboni, alza gli occhi al cielo: un passato tra Perugia e Ancona, l'ultima stagione a Venafro, migliore in campo. Fuori, a tratti strepitoso, il suo presidente: Antonio Pagano, 72 anni, ex avvocato ed ex generale della Folgore, che decise di fondare la nazionale delle Due Sicilie appena sei mesi fa, una sera, in pizzeria. Si presenta con un facsimile del nuovo passaporto e persino con una banconota da 1 ducato. Foto, risate, sembra una provocazione. Poi, davanti alle telecamere, si mette la faccia seria e dice: «Vuol sapere cosa penso di Garibaldi? Penso che sia un criminale. Ha autorizzato stupri, saccheggi, fucilazioni. Perché mi guarda così? È tutto storicamente provato...». Il suo allenatore, Michele Riviello — «in realtà ho lasciato l'attività agonistica e adesso lavoro in un'azienda di autotrasporti» — ascolta e fa una smorfia. Ha altro a cui pensare. Squadra assemblata in pochi giorni: giocatori arrivati da Cisterna, Latina, Sezze, Maddaloni, Caserta, Capua, Nola. Tutti venuti qui per divertimento, e per starsene una settimana al mare. Lo ammettono felici. A cominciare da Esposito, il capitano: «Io, per altro, voto Pd». Più incertezza sulle dichiarazioni di voto dei padani. Ganz, netto: «Io mi riconosco nella Lega». Ma lui è Ganz. Altri scuotono la testa. Uno grande e grosso, con voce tremante, fa il vigliacchetto e nega di aver detto che lui nemmeno vota.

Il clima intorno alla squadra, del resto, è un po' teso. L'assessore allo Sport della Regione Lombardia, Monica Rizzi, propone di istituzionalizzare questa partita, Padania-Regno delle Due Sicilie, e renderla così l'evento di ogni 2 giugno. Renzino Bossi è sincero: «Per noi il calcio è uno sport, l'indipendenza della Padania non c'entra... Naturalmente sappiamo bene che lo sport può veicolare storia e tradizione...». Poi ha telefonato al papà. Si è messo in un angolo, nella penombra. Dicono che il Senatur fosse molto soddisfatto. Vorrebbe venire a vedere la finale con il Kurdistan, ma deve restare a Milano, per presenziare ad un'altra finale, quella di Miss Padania. «Magari però il prossimo anno facciamo a cambio, eh?».

Fabrizio Roncone
05 giugno 2010

Fonte:Corriere della sera
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venerdì 4 giugno 2010

LA NOSTRA NAZIONALE ESCE A TESTA ALTA DALLA PARTITA CONTRO I CAMPIONI IN CARICA DELLA PADANIA : PADANIA - REGNO DUE SICILIE 2-0




Ottima partita della nostra squadra, che dopo avere sciupato, nel corso dell'incontro, parecchie azioni favorevoli, cede solo nel finale alla Padania, campione del mondo in carica.
Dopo un primo tempo chiuso sullo 0-0 , con un netta predominio dei gladiatori giallorossi, nel secondo tempo, dopo l'ennesima clamorosa occasione sciupata, a porta vuota, i nostri sono stati puniti dalla ripartenza padana, come capita spesso nella più classica legge del gioco del calcio.
La Padania è stata più concreta e ha quindi segnato al 18° del secondo tempo (un goal "liberatorio" secondo il commentatore di Radio Padania) e ha poi raddoppiato all'88 con Ganz, mentre i nostri, sbilanciati in avanti all'affannosa ricerca del pareggio, lasciavano ampie praterie a disposizione dei contropiede degli atleti in magia bianco-verde.
I nostri giocatori sono quindi mancati in fase conclusiva, peccato perché la Padania era chiaramente alla nostra portata. Ma ancora una volta, come nella partita d'esordio, la poca esperienza a questi livelli mondiali da parte della nostra equipe ha inciso, forse più del dovuto, sul verdetto finale. Questo non toglie comunque i meriti della Padania che si è dimostrata squadra più quadrata ed esperta.
Un'utile esperienza per la nostra squadra che, siamo certi, fra due anni al mondiale che sarà organizzato in Kurdistan, potrà ambire seriamente a salire ancora più in alto, dopo avere comunque raggiunto un risultato assolutamente prestigioso e insperato in questa prima apparizione mondiale.
Ora ci aspetta la finale di domani per il terzo posto contro la perdente di Kurdistan - Occitania.
Tornare a casa con una bella medaglia di bronzo sarebbe il coronamento ad un mondiale 2010 disputato in modo semplicemente fantastico da tutta la nostra equipe.
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La radiocronaca di Due Sicilie-Padania in diretta dalle 17,30 su Radio Padania


La radiocronaca della partita Due Sicilie-Padania in programma oggi alle 17:30, prima semifinale della Viva World Cup 2010, sarà trasmessa in diretta da Gozo (Malta) da Radio Padania, che è ascoltabile su quasiasi computer (PC o Mac) collegandosi alla loro pagina.

Vedi on line : Link a Radio Padania
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giovedì 3 giugno 2010

IN ATTESA DELLA "PARTITA DEL SECOLO" DI VENERDI' 4 GIUGNO LA PADANIA PARLA DI NOI : INTERVISTA CON GUGLIELMO DI GREZIA

Gozo - «Un sogno diventato realtà». Ed eccola qui: la nazionale del Regno delle Due Sicilie. Prima volta a un mondiale per nazioni non riconosciute. Grazie soprattutto a Guglielmo Di Grezia da Mercogliano (Avellino).

«Avevamo saputo della Lapponia. Poi una sera in pizzeria in compagnia di quattro amici di infanzia, ci siamo messi a parlare della vittoria della Padania». Era l’agosto 2008. «Gli dissi: ma perché non proviamo anche noi. Ed eccoci qui... ».

A dicembre il blitz in via Bellerio «a chiedere come fare per partecipare ai mondiali nf board». Quindi l’incontro con Siegel e Claudio Gallo. Infine la registrazione della squadra, l’8 dicembre 2008. «Che è anche la festa della patrona delle due Sicilie, l’Immacolata concezione».

Perché anche loro si sentono una nazione. «Attualmente occupata. Francesco secondo di Borbone non firmò mai l’armistizio ... ». ricorda con un sorriso Di Grezia che accusa tutto e tutti: oggi Roma, ieri i Garibaldini, per «aver affossato il Sud». Figuriamoci l’Unità d’Italia .. «Un male» perché «fatta male. Nel modo peggiore ... ».

«Allora - ci spiega Di Grezia che tra le mani gira e rigira il libro di Pino Aprile dal titolo ’Terroni" - si poteva fare subito il Federalismo. Eravamo ad armi pari, Nord e Sud. Nostri i cantieri navali di Castellammare di Stabia primi in Italia. Invece dopo l’Unità hanno spostato tutto l’asse verso il Nord. Penso alla produzione della ghisa (opificio di Pietrarsa) o l’acciaio a Orgiana». Ma lui non ce l’ha con la Padania e la Lega. Anzi. Un Bossi al Sud? «Ci manca. Ma gli tarperebbero subito le ali. Quelli di Roma ... », sentenzia senza mezze misure.

E allora ecco che il calcio diventa la metafora nella ricerca della libertà. Un gruppo di giovani atleti che credono nella loro terra, che hanno voglia di riscatto e di riscoprire la propria identità e rivendicare, come oggi fa il Nord grazie alla Lega, la propria autonomia territoriale. Di una nazione che va da Civitella del Tronto (Abruzzo) sino alla siciliana Pantelleria: eccolo il regno delle Due Sicilie.

«Chiediamo solo la possibilità di camminare con le nostre gambe. E per farlo c’è bisogno di mandare a casa una classe dirigente che ha fatto solo i propri interessi». Ma oggi, come ieri. la storia racconta ancora di un Sud mortificato dal clientelismo e dall’assistenzialismo. Da «un’Unità di Italia che ha creato le mafie». «Crispi - spiega Di Grezia - parlò e trattò coi picciotti per lo sbarco di Garibaldi. Ma perché nessuno si domanda come mai tra i garibaldini ci furono solo otto morti. Eppure avevano contro 100 mila soldati armati fino ai denti ... ». Tradotto: questa Unità, per come è nata e cresciuta negli anni, ha fatto fare il salto di qualità alla criminalità. «Da ladri di polli si sono trasformati in estorsori, assassini, nei padroni dell’ordine pubblico». Ricorda ancora Di Grezia, portando un sentire comune della sua gente: «Quando Garibaldi arrivò a Napoli, nella città liberata, dal balcone della piazza, durante il discorso al popolo, aveva alla sua destra tale Tore ’e Crescenzo, allora capo della camorra». Tutto scritto, tutto vidimato. Da quel giorno la criminalità iniziò un’escalation che oggi l’ha portata ad essere una delle piú grandi imprese per fatturato del mondo.

Ecco perché in una parte del Sud, i garibaldini sono ancora oggi visti come una iettatura. «E poveracci anche loro che vennero giú in cambio della promessa di una terra da coltivare che non ricevettero mai. Fregati anche loro come noi del Sud ... », scherza Di Grezia secondo cui si stava meglio «al tempo del Regno delle Due Sicilie».

Sarà anche vero. Ma intanto qui a Gozo sono venuti non per fare politica ma per vincere i mondiali. Ci proveranno ben sapendo di aver già vinto qualcosa di piú importante: l’aver messo insieme giovani e meno giovani attorno a un progetto identitario. Poco o tanto: si vedrà.

Certo, servono, i soldi.

Sempre. Anche per spedizioni sportive come queste. E allora grazie «al nostro sponsor Amenduni: macchine olearie di Bari. E a quanti hanno già aderito via internet alla sottoscrizione popolare per finanziare la trasferta. C’è gente che guadagna 700 euro la mese e ha versato chi dieci chi venti euro ... vede: in tanti ci credono». La nazionale del presidente Antonio Pagano, ex generale dell’esercito, diventa uno stimolo per una ritrovata cultura identitaria. Magari anche una spinta. indiretta, a quel partito del Sud fondato da Antonio Ciano nel 2007 a Gaeta.

Perché oggi «il Mezzogiorno politicamente non è rappresentato. Ci sono i politici, sia chiaro, ma pensano a loro stessi. Non alla nostra gente. Guardate cosa sta succedendo con Termini Imerese».

Anni 80 - è sempre Di Grezia che parla - allora ministro degli esteri «era Susanna Agnelli: andò in Africa, Algeria. Tunisia, Marocco per dire di comprare le loro auto, le loro Fiat. Gli risposero va bene. Ma cosa ci date in cambio? Tolsero i dazi sui prodotti ortofrutticoli, mettendo in ginocchio tutte le produzioni del nostro Sud». «Era una baia bellissima quella di Termini. Lo Stato l’ha regalata alla famiglia Agnelli. E ora ci ripresentano un nuovo conto dopo che per venti anni ci hanno lavorato dentro generazioni di ragazzi. Adesso non è più competitiva. Lo è invece la Polonia ... ». Ma la cosa che rende più triste Di Grezia è che «anche in questo caso nessuno politico del Sud ha fiatato ... ». Una classe dirigente che «ha svenduto, dopo l’Unità di Italia, la nostra storia. Ci hanno tolto tutto per seppellirci di scorie. Così le nostre migliori risorse le mandiamo al Nord o all’estero. E per vivere li spediamo a morire a Nassirya ... ».

E come «nella stalla, dopo che le mucche hanno sgravato due, tre, quattro volte, se non ci sono nuove giovani fattrici, tutto muore, così il Sud sta sparendo». E dove l’unica via di uscita «è la libertà. Abbiamo agricoltura e turismo. Puntiamo su questo. E mandiamo a casa una classe dirigente che con la nostra terra non ha nulla a che fare ... ». «La storia - chiosa Di Grezia ci ha insegnato che già una volta ci portarono via tutto».

mercoledì 2 giugno 2010

CLAMOROSO: LA NAZIONALE DEL REGNO DELLE DUE SICILIE IN SEMIFINALE ALLA SUA PRIMA APPARIZIONE AL MONDIALE DEI POPOLI SENZA STATO


Grazie alla bellissima vittoria di ieri contro la Provenza e alla vittoria di oggi del Kurdistan contro la Provenza per 3 a 2 , la Nazionale del Regno delle Due Sicilie accede alla semifinale di venerdì 4 giugno contro la Nazionale della Padania detentrice del trofeo, in una partita che, prima dell'inizio del mondiale, tutti auspicavamo di poter disputare.

Complimenti quindi a tutti i componenti della nostra squadra ai giocatori , ai tecnici , al Vice Presidente Di Grezia e al Presidente Pagano per l'ottimo risultato raggiunto.
Forza Regno delle Due Sicilie !! Avanti Sud!!
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SU "IL MEDIANO.IT" DI OGGI: LA NAZIONALE DELLE DUE SICILIE ALLA "VIVA WORLD CUP"

Cammino positivo al Mondiale “alternativo” per la selezione composta in gran parte da calciatori campani.

Chiusa, per la Nazionale del Regno delle Due Sicilie, la prima fase della “Viva World Cup”, la Coppa del Mondo di calcio per nazionali non riconosciute dalla Fifa che si sta disputando a Gozo, Malta. La compagine giallorossa, guidata in panchina da Michele Riviello, ha conseguito nelle due partite del proprio mini-girone una sconfitta e un successo. Pesante, la debacle (4-1) all’esordio contro la selezione del Kurdistan; soddisfacente, invece, la prestazione nel match vinto ieri per 1-0 contro la Provenza. Per l’approdo alle semifinali (previste per il 4 giugno) c’è da attendere il risultato della sfida diretta odierna tra le due avversarie di raggruppamento; si configura, per i giallorossi, un possibile “derby” nel turno successivo contro la Padania, campione in carica e già vincitrice del proprio girone.


Vero trascinatore della squadra, e marcatore in entrambi i match, è stato anche il giocatore più rappresentativo della selezione: Pietro Cappuccilli, 37 anni, vecchia conoscenza del calcio campano per i suoi trascorsi con le maglie di Casertana e Sant’Antonio Abate. Il fantasista è anche tra i pochissimi calciatori della compagine neoborbonica a non essere originario della Campania; la Nazionale delle Due Sicilie, fondata nel 2009 da Antonio Pagano e Guglielmo Di Grezia, attinge infatti a piene mani dalla nostra regione, schierando ragazzi nativi di tutte le province. Tra questi, anche diversi nomi noti del calcio nostrano, quali Enzo Lepre (attaccante classe ’89 del Gladiator, ex Sibilla), Enrico Velardi (centrocampista del Venafro, l’anno scorso a S. Antonio Abate) e Gianluca Esposito (difensore, anche lui quest’anno tra le fila dei bianconeri molisani, già alla Cavese e alla Nocerina). Ma la formazione comprende anche uomini tesserati per Aversa, Bojano, Paestum, Maddalonese, Sesto Campano. Per essi, vale il sogno di disputare un torneo internazionale, ancorchè non riconosciuto dalla massima organizzazione calcistica mondiale. Un sogno che, si spera, possa proseguire fino all’atto conclusivo, previsto per sabato 5 giugno.

LA ROSA
PORTIERI: Izzo (Venafro), Fiorenzano (Aversa)
DIFENSORI: Bagnara (S. Nicolò), Esposito (Venafro), Pipola (S. Felice), Balestra (Venafro), Paracolli (Gladiator), Maresca (Maddalonese), Valerio (Terracina)
CENTROCAMPISTI: Basso (Gladiator), Rea (Paestum), Velardi (Venafro), Capezzuto (Venafro), De Luca (Gladiator), Altieri (Bojano), Zamparelli (Gladiator)
ATTACCANTI: Di Giacomo (Pro Cisterna), Cappuccilli (Sezze), Bonavolontà (Gladiator), Lepre (Gladiator), Macari (Sesto Campano)
ALLENATORE: Michele Riviello

Autore: Vincenzo Cuccurullo

Fonte:Il mediano.it
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ANCHE THE WALL STREET JOURNAL PARLA DEL MONDIALE DI GOZO E DELLA NAZIONALE DEL REGNO DELLE DUE SICILIE


QUI IL LINK ALL'ARTICOLO

ALCUNE IMMAGINI DELLA SFORTUNATA PARTITA D'ESORDIO TRATTE DAL TELEGIORNALE DEL KURDISTAN

martedì 1 giugno 2010

GRANDE VITTORIA DELLA NOSTRA NAZIONALE NELLA SECONDA PARTITA DEL GIRONE ELIMINATORIO DEL MONDIALE DI GOZO: REGNO DELLE DUE SICILIE 1- PROVENZA 0


Grande impresa della nostra Nazionale che, in una partita dove contava solo vincere, si è imposta, nel Gozo Stadium, con autorevolezza alla forte Nazionale della Provenza.
Il risultato di 1-0 per i ragazzi di Mister Riviello è il giusto coronamento ad una partita giocata con il cuore e con la giusta grinta.
La partita vive il suo momento topico al 5' del primo tempo quando per un'evidente fallo in area viene concesso il rigore che Cappuccilli, alla sua seconda rete consecutiva, si incarica di realizzare con freddezza. La partita si incanala così verso il risultato da tutti noi auspicato e che apre le porte per la semifinale del Torneo, basterà infatti che domani il Kurdistan batta o pareggi con la Provenza perchè il sogno cullato da un'intera Nazione divenga realtà.

La partita è stata estremamente combattutta fino all'ultimo secondo, i nostri hanno avuto le migliori occasioni per passare ancora, ma putroppo le azioni, pur ficcanti, non si sono adeguatamente concretizzate.
Sul finire della partita la fatica della gara di ieri si è fatta sentire sulle gambe dei nostri valorosi ragazzi, che hanno però retto bene ai vigorosi attacchi della squadra avversaria che non è riuscita a trovare il varco giusto per superare la nostra granitica difesa.

Passata l'emozione dell'esordio la nostra squadra ha magnificamente gareggiato in una partita che rimarrà negli annali della storia della Nazionale del Regno delle Due Sicilie.

Ora non ci resta che incrociare le dita in attesa dell'eventuale semifinale .
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