martedì 18 maggio 2010

Mondiali indipendentisti di calcio: Borbonici all'attacco della Padania


A Malta il «Regno delle due Sicilie» contenderà alla nazionale di Bossi jr la coppa dei Popoli senza nazione

CASERTA - Regno delle Due Sicilie-Padania, un derby calcistico da fare spellare le mani, una goduria il tifo dai dialetti contrapposti, quello terrone e quello lumbard, un piacere riservato ai tifosi che si recheranno dal 30 maggio al 6 giugno prossimi a Gozo, seconda isola dell’arcipelago di Maltese, ove si svolgeranno i Campionati del Mondo dei «Popoli senza Nazione». Con padani e borbonici ci saranno altre quattro le squadre rappresentative di nazioni vagheggiate ma non rappresentate nelle carte geografiche, né fisiche né politiche: Gozo, Kurdistan, Occitania e Provenza. In provincia di Caserta si concentra la maggiore rappresentatività della squadra borbonica: giallorossi i colori delle maglie, le due componenti cromatiche più accentuate nell’arabesco dello stemma che fu dei Borbone. Lo sponsor, ironia della sorte, invece viene dal Nord: è di Vicenza.

L'ORGANIZZAZIONE BORBONICA - Presidente della compagine è Antonio Pagano, generale in pensione, casertano doc, vicentino acquisito; segretario è Pompeo de Chiara, direttore di sezione della Ragioneria dello Stato a Caserta; commissario tecnico Michele Riviello, già del Gladiator di Santa Maria Capua Vetere; assistente tecnico Gianfranco Napolitano, dipendente del Provveditorato agli Studi di Caserta. «La nostra rappresentativa — dice Pompeo De Chiara, cinquantaduenne, da quindici presidente dell’Associazione Borbonica Terra di Lavoro — è stata registrata dalla segreteria centrale per le valide argomentazioni storico-politiche che ne motivano la costituzione. Noi non siamo da considerare separatisti; noi vogliamo tenere vivo il ricordo di una monarchia illuminata, di quei Borbone spesso vituperati che fecero, però, grande il Meridione. Ci misureremo con le altre squadre con buona possibilità di vincere un titolo che oggi è detenuto dalla Padania».

LA «TROTA» - Team manager della Padania è Renzo Bossi, il «delfino» di Umberto ispiratore della Lega dalla bandiera verde: un motivo di frizione in più nel derby che si disputerà a Malta? «Parlerei di paprika, che è il condimento per ogni derby che si rispetti. In ogni caso i valori cui tutti ci adegueremo sono soltanto quelli dello sport». Michele Riviello (è stato giocatore-bandiera del Gladiator) la squadra la allena telefonicamente. «Non possiamo permetterci un raduno per le troppe spese— spiega De Chiara— e allora il mister li allena via filo sui campi di residenza». Ecco la lista dei convocati: Izzo e Ricciardi (portieri), Esposito, Pipola, Balestra, Paracolli, Maresca, Valerio, Bagnara (difensori); Basso, Rea, Bonavolontà, Velardi, Capezzuto, De Luca, del Giudice, Zamparelli (centrocampisti); Di Giacomo, Cappuccilli, Lepre, Macari (attaccanti).

LE FORZE IN CAMPO - Sono calciatori dilettanti e semiprofessionisti provenienti dalle squadre di Venafro, Gladiator, Maddalonese, Terracina, Cicciano, Cisterna Latina, Sezze e Sesto Campano. «Si tratta di società calcistiche di cittadine comprese in quella provincia di Caserta di grande estensione, quella dell’epoca borbonica che andava dal Basso Cilento a Gaeta», ricorda Pompeo de Chiara. «Si trattava di un regno che, se fosse rimasto, avrebbe avuto anche la sua rappresentativa calcistica. La nostra». Forza Regno delle due Sicilie a Malta, allora. Ma i neoborbonici tiferanno per l’Italia in Sudafrica? Risponde De Chiara, quasi risentito: «Ovvio che sì, c’è da chiederlo?».

Franco Tontoli

Fonte:Corriere del Mezzogiorno del 18 maggio 2010
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