Dopo aver avuto, e superato brillantemente, numerosi ostacoli burocratici e puerili contrasti inscenati appositamente per impedire la sua istituzione, la Nazionale del Regno delle Due Sicilie è ormai ufficialmente nata il 30 aprile 2009. Questa data, come giustamente sottolinea il vicepresidente Guglielmo Di Grezia, è una data storica. Basta solo osservare la nostra bandiera che sventola alta, bellissima, ufficialmente, sul campo della città di Darfo Boario in provincia di Brescia. Per noi tutti, questi momenti di presentazione della squadra ci hanno dato una fortissima emozione, anche per i giovani calciatori, tra cui alcuni si erano solo conosciuti sul pullman che da Caserta li aveva portati a Darfo. Un viaggio di circa 10 ore che però è servito a formare e a cementare una amicizia che porterà questa squadra molto lontano.
L’avvenimento sportivo che ha inaugurato la prima competizione in assoluto della nostra nazionale è stato il "1° TROFEO SMARATHON", una triangolare di calcio a cui hanno partecipato la squadra nazionale della Padania, campione mondiale in carica tra le nazioni senza Stato, e la squadra della cittadina di Darfo Boario Terme militante in serie D. I nostri, dopo aver fermato piú che onorevolmente la Padania con un pareggio (0 - 0), un incontro, questo, che meritavamo ampiamente di vincere (perso poi ai rigori per 3-2), hanno ceduto (2 - 0) solo verso il finale, anche per la stanchezza, con la Darfo, che si è poi anche aggiudicato il Trofeo in palio.
Tutto sommato, per come si è dimostrata sul campo, questa squadra, priva di esperienza, ha dato un’ottima impressione e il nostro allenatore, Sig. Gianfranco Napolitano di Caserta, ha ricevuto i complimenti da parte di tutti gli altri partecipanti. Una squadra, dunque, che ha un promettente avvenire e che vedremo alla prova nel prossimo incontro che si terrà nello stadio di Mercogliano (Avellino), con data da stabilire, con una delle seguenti squadre: Szombathely (Ungheria), Corsica, Catalunya.
Antonio Pagano
L’importanza di quanto è avvenuto ieri 30 aprile 2009, ha una portata storica. Guardando indietro tutti gli ostacoli posti affinché il progetto “Nazionale Calcio Regno Due Sicilie” non riuscisse, l’ostruzionismo creato ad arte affinché naufragasse, sono serviti soltanto a rafforzare nello scrivente ed in tutta la dirigenza della Squadra, la forte convinzione che essa era importante e giusta.
Non voglio entrare in sterili polemiche, ma il fatto oggettivo è e rimane quello che ora esiste qualcosa sul quale coalizzarsi e rapportarsi, un simbolo di unione e non di divisione. Il fatto di essere stati con i nostri colori, i nostri simboli alla ribalta dei media nazionali e locali, ha dato all’intero movimento un’importanza ed un lustro che sarà ora tesoro per i futuri appuntamenti.
Anche da questa parte il riscatto di una Nazione per anni bistrattata e vilipesa. I ragazzi che senza pensarci due volte si sono cimentati per difendere ed io aggiungo degnamente la nostra Nazione, mi hanno prima di tutto inorgoglito e, subito dopo, fatto sperare che la meta non è irraggiungibile.
L’ottimo lavoro di squadra avvenuto tra il Presidente Antonio Pagano, il Tecnico Michele Riviello, l’allenatore in seconda Gianfranco Napolitano, il segretario Pompeo De Chiara ed il sottoscritto, è servito a dimostrare che con la coesione ed il fine di intenti si può arrivare a tutto.
Sta ora a tutti noi, troppe volte impegnati in diatribe inutili, accrescere questo importante strumento di aggregazione di Popoli.
Portiamo avanti i nostri simboli, i nostri colori, ma soprattutto, le nostre motivazioni, i nostri diritti di uomini liberi.
Non miriamo al momentaneo interesse.
Solo cosí offriremo un futuro ai nostri figli, che è tutt’uno con la nostra Patria.
Guglielmo Di Grezia
La Nazionale del Regno delle Due Sicilie
tra il Presidente Antonio Pagano (a sinistra) e l’Allenatore Gianfranco Napolitano
fasi degli incontri, in maglia verde la nazionale padana
La nostra bandiera nazionale
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