Inchiesta a cura di David Barbetti e Davide Malesi
CORRIERE NAZIONALE MERCOLEDÍ 18 GENNAIO 2012
NORD CONTRO SUD
«Ai Mondiali in Kurdistan per la rivincita»
La rivalità con i leghisti della Nazionale delle Due Sicilie raccontata dal presidente Di Grezia
«Grandi nomi? Vedere Gattuso e Cannavaro con questa maglia sarebbe bellissimo»
NAPOLI - Alle divergenze a carattere storico o a quelle - piú recenti - a carattere ideologico, adesso tra Nord e Sud si aggiungono anche quelle calcistiche. Già perché da una partita di pallone, disputata nell’ottobre 2010, è nato un “caso diplomatico”. La Padania, dopo aver vinto 2-0 contro la Nazionale del Regno delle Due Sicilie ai Mondiali disputati a Gozo non ha mai voluto concedere la rivincita negli anni a seguire. E i rapporti tra le due selezioni si sono fatti sempre più tesi. Ad aggravare la situazione, come spiega il presidente della nazionale “borbonica”, Gugliemo Di Grezia, ci si sono messe anche dichiarazioni di cattivo gusto di esponenti della Lega Nord: «Non possiamo accettare che un politico eletto ci definisca topi di fogna da derattizzare o merdacce mediterranee. In Francia lo avrebbero preso a calci nel sedere, ma siamo in Italia...».
L’occasione per prendersi la tanto agognata rivincita - almeno sul campo - è però dietro l’angolo: a giugno, nel Kurdistan iracheno, si disputerà la Viva Cup 2012, una manifestazione analoga alla Coppa delMondo di calcio che disputano le nazionali non riconosciute dalla Fifa: «Ci saremo anche noi - spiega il patron della nazionale del Regno delle Due Sicilie - e stiamo allestendo una squadra competitiva per riuscire a battere la Padania. Per ora non scopriamo troppo le carte, ma vorremmo portare con noi anche qualche giocatore di serie B o di LegaPro. Grandi campioni in squadra? I ragazzi che ci sono adesso sono eccezionali. Lo fanno gratuitamente e anzi, ci rimettono di tasca proprpria per i trasferimenti quando andiamo a giocare. Certo, mi piacerebbe che giocasse con noi qualche giocatore del Napoli o del Palermo. Se poi Gattuso o Cannavaro fossero interessati, sarebbe il massimo vederli con la nostra maglia indosso».
Le premesse, comunque, sono buone: la squadra ha trionfato lo scorso giugno nel 3° Trofeo del Mediterraneo, una manifestazione conosciuta anche come“ Triangolare 14 agosto 1861” che commemora gli eccidi piemontesi di Pontelandolfo e Casalduni. «Dove un reparto di bersaglieri, i nostri cosiddetti “liberatori” - racconta Di Grezia - uccisero 200 soldati borbonici allo sbando. Commisero però l’errore di lasciarne qualcuno in vita, che ha tramandato ai posteri la storia di questo eccidio». L’obiettivo ai prossimi Mondiali della nazionale “filoborbonica” (non ha niente a che vedere con il “Movimento neoborbonico”), però, non è solo calcistico. La selezione del presidente Di Grezia punta infatti anche a far conoscere motivi e ideali che stanno dietro alla nascita di questa squadra: «Nel 2008, dopo la vittoria della Padania ai Mondiali in Lapponia, con un gruppo di amici ci siamo detti: ma se hanno fatto una squadra loro rivendicando un territorio che non è mai esistito, perché non possiamo farla noi che abbiamo alle spalle mille anni di storia? » racconta. «Sia chiaro - aggiunge Di Grezia - : nessuno di noi pensa di riportare nuovamente i Borboni sul trono. Il nostro è solo un discorso identitario. Vogliamo che la gente del Sud torni ad essere orgogliosa della sua terra e del suo passato. Il Mezzogiorno ce la può fare a superare le attuali difficoltà, ma deve prendere coscienza delle sue possibilità».
LA ROSA
Tra i pali c’è Gragnaniello
In attacco bomber Tufano
NAPOLI - Altro che dilettanti. Nella rosa della Nazionale del Regno delle Due Sicilie ci sono anche anche calciatori professionisti o semi-professionisti come il portiere Raffaele Gragnaniello, che ha trascorsi in serie B con la maglia dell’Avellino e attualmente milita nell’Aversa Normanna, in Seconda Divisione LegaPro. In attacco spicca Marco Tufano, ex di Pistoiese, Avellino, Benevento e Paganese in serie C1, che oggi gioca nel Bacoli in serie D. Il Commissario tecnico è Michele Riviello.
LA STORIA DEL NFBOARD
Il fondatore è l’avvocato che difese il belga Bosman
ROMA - La “Nouvelle Fédération-Board”, ufficiosamente definita anche Non-FIFA-Board, è un’organizzazione calcistica che raggruppa territori statali non indipendenti, ma anche aspiranti stati, come ad esempio la Padania. Sono tutte nazionali non iscritte alla FIFA in quanto non appartenenti a stati sovrani. Il fondatore e attuale Segretario Generale del NF-B è Luc Misson, avvocato dell’ex-calciatore belga Jean- Marc Bosman uil cui caso, nel 1995, rivoluzionò la regolamentazione del trasferimento dei calciatori, assimilati per sentenza della Corte di Giustizia della Comunità Europea, all’interno dei Paesi dell’Unione. L’attuale presidente dell’organizzazione è Christian Michelis, mentre il vice-presidente è Jean-Pierre Iermoli. Ogni anno organizza la Coppa delMondo Viva, nata nel novembre del 2006.
Tra le affiliate anche Sealand
La piattaforma diventata Stato
ROMA - Una lista con 31 membri, di cui 18 ufficiali, 10 provvisori e 3 associati: è quella dell’Nf Board che al suo interno racchiude casi a dir poco curiosi. Già, perché scorrendo la lista si scopre ad esempio che tra le nazionali affiliate alla federazione “alternativa” alla Fifa c’è anche quella di una piattaforma. È la celebre Sealand, 5.600 metri quadrati, costruita dagli inglesi durante la Seconda Guerra Mondiale come postazione antiaerea, a sole 7 miglia dal porto di Harwich, e occupata nel 1967 da Paddy Roy Bates, ex ufficiale britannico, che la proclamò stato libero ed indipendente. E che dire anche della nazionale di Gozo, isoletta vicina a Malta dove una leggenda vuole che la ninfa Calipso conservò Ulisse prigioniero per sette anni? Isola che, tra l’altro, ha pure un campionato calcistico locale cui partecipano 14 squadre. Simile anche il caso della nazionale dell’isola di Yap, 102 km quadrati di superficie e uno dei quattro Stati Federati di Micronesia. Così come quello della nazionale delle Isole Chagos, un arcipelago di 43 km quadrati situato nell’Oceano Indiano che dal 1965 formano il Territorio britannico dell’Oceano Indiano. Tra le affiliate all’Nf Board c’è anche l’Aramea, Selezione di calcio che rappresenta gli aramei (detti anche siriaci), popolo nomade che in epoche remote abitava la Mesopotamia e che nella Viva World Cup 2012 [2008 NdR] è arrivata addirittura seconda alle spalle delle Padania. Risulta ancora oggi tra le affiliate all’Nf Board.
Fonte: http://duesicilie.org/spip.php?article428
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